Gonadotropina corionica HCG

Gonadotropina corionica HCG

La sua presenza nel circolo sanguigno della gestante è visibile dopo una settimana dall’ovulazione che avrà dato origine così al concepimento. È molto importante durante il trattamento con questo ormone, un monitoraggio costante sia ecografico che dei livelli ormonali presenti nel sangue. Questa funzione termina poi successivamente nel corso delle settimane, quando la placenta garantirà la liberazione adeguata dell’ormone stesso.

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Alti livelli nel sangue di uno qualsiasi di questi parametri possono indicare un tumore a cellule germinali. Se le concentrazioni sono elevate alla diagnosi, le variazioni nei loro livelli possono confermare al medico se il tumore sta rispondendo al trattamento. Il dosaggio della beta-hCG come marcatore tumorale può essere indicativo di tumori a cellule germinali del testicolo, dell’ovaio o extra-gonadici (tipicamente nel torace). Nell’uomo, nello specifico, la beta-hCG è considerato un marker del seminoma, una tipologia di tumore maligno che colpisce le cellule germinali del testicolo. I valori beta HCG in una gravidanza extrauterina tendono ad avere dei tempi di crescita più lenti rispetto alla norma.

  • È prodotta dalle cellule del trofoblasto, il precursore del tessuto placentare che circonda l’embrione nelle prime fasi del suo sviluppo.
  • La sua principale funzione consiste, infatti, nel provvedere al mantenimento della gestazione, favorendo un ambiente ormonale e tessutale adeguato allo sviluppo dell’embrione.
  • In questo articolo cercheremo di capire quando e perché è importante conoscere i valori dell’ormone Beta hCG, cosa può indicarci e come si effettua la misurazione.
  • Dopo il parto o dopo l’interruzione della gravidanza, il ritorno dell’hCG a zero avviene tra i 7 ed i 60 giorni.

Come ci si prepara all’esame?

Puoi sempre consultare le recensioni dei medici sul nostro sito per avere ulteriori informazioni sui nostri professionisti. A concentrazioni basse di Fsh e Lh è, al contrario, associata la disfunzione ovarica secondaria. In base a tali considerazioni, la determinazione della beta-hCG può essere utilizzato con la valenza di marcatore tumorale. Da segnalare, in questa categoria sono anche il tumore epitelioide trofoblastico e le lesioni trofoblastiche benigne non neoplastiche (nodo del sito placentare e sito placentare esagerato). Nel caso di ipogonadismo ipogonadotropo, poiché dovuto ad una carenza di FSH ed LH la terapia con farmaci contenenti gonadotropine è fondamentale per attivare la spermatogenesi. Le gonadotropine (FSH, LH y hCG) svolgono un ruolo fondamentale nella regolazione nel proceso riproduttivo in vivo e nell’ottimizzazione dei trattamenti della fecondazione in vitro.

In questo articolo cercheremo di capire quando e perché è importante conoscere i valori dell’ormone Beta hCG, cosa può indicarci e come si effettua la misurazione. Il picco si verifica di solito intorno alle 10 settimane di gestazione.Poi, i livelli diminuiscono fino a circa la 16a settimana dove rimangono abbastanza costanti fino al termine. Nei casi più gravi, quando il sanguinamento viene trascurato e non trattato, la gravidanza ectopica può portare anche all’arresto cardiaco e al decesso. Nell’uomo, a partire dalla pubertà, le gonadotropine stimolano la produzione degli androgeni e degli spermatozoi, destinata a protrarsi per tutta la vita.

Anche la fase ovulatoria è stimolata dall’ormone luteinizzante e consiste nella liberazione dal follicolo della cellula uovo, che a questo punto può essere fecondata. Il corpo luteo che rimane, invece, produrrà un altro ormone fondamentale per l’impianto dell’uovo e il sostegno della gravidanza, ovvero il progesterone. Tra le gonadotropine più note ci sono l’ormone follicolo stimolante (Fsh) e Lh (ormone luteinizzante).

Solitamente i valori di beta hcg possono essere rilevati tra i 10 giorni e le 2 settimane di distanza dal concepimento. La presenza di hCG implica l’avvenuto impianto dell’embrione nella decidua basale e proprio per questo motivo è utilizzato dai più comuni test di gravidanza nelle prime settimane. Oltre alla terapia sostitutiva con preparazioni a base di testosterone, viene stimolata la sua secrezione tramite l’uso della gonadotropina corionica umana (hCG). Lo mantiene in attività, così la produzione di progesterone prosegue e la mucosa dell’utero conserva le caratteristiche che permettono all’embrione di svilupparsi, consentendo di portare avanti la gravidanza.

La maggior parte delle volte in cui l’ovulo viene fecondato in zone differenti dall’utero, si verifica una condizione clinica conosciuta dai più come “gravidanza tubarica”, perché l’ovulo si annida nelle tube di Falloppio. Dopo questi trattamenti terapeutici, bisogna monitorare periodicamente i valori beta HCG e a volte il medico specialista prescrive in aggiunta test per controllare i livelli di progesterone. Il test del sangue oltre ad avere un’attendibilità diagnostica prossima al 100%, a individuare precocemente (già dieci giorni dopo la fecondazione) la presenza delle Beta HCG, misura anche la quantità di tale ormone permettendo quindi di datare l’epoca del concepimento. La misurazione delle Beta HCG nel sangue è inoltre utile per monitorare l’andamento iniziale della gravidanza e per individuare gravidanze multiple o extrauterine. La gonadotropina corionica umana  – hCG, human chorionic gonadotropin – è un ormone glicoproteico sintetizzato all’inizio della gravidanza nelle cellule del trofoblasto; poi dalla placenta. E’ una sostanza creata dal tessuto del trofoblasto, un tessuto che si trova tipicamente nei primi embrioni, e che alla fine farà parte della placenta.

Dopo il parto o dopo l’interruzione della gravidanza, il ritorno dell’hCG a zero avviene tra i 7 ed i 60 giorni. La  tendenza alla caduta dei livelli di hCG può essere importante nell’interruzione delle gravidanze molari ed anche dopo l’interruzione delle gravidanze normali o ectopiche per poter essere certi che la terapia abbia avuto successo. L’eventualità di gravidanze problematiche può essere ipotizzata in presenza di un aumento più lento del normale dei livelli di HCG. In una gravidanza normale, il tempo di raddoppio di HCG è di ore nelle prime quattro settimane, che può arrivare  a circa 96 ore nella fase successiva della gravidanza. A seconda della quantità di beta hCG presente nel sangue, è possibile anche stabilire in che settimana di gestazione si trova la donna.

Il test per rilevarla nelle urine o nel sangue serve a confermare o escludere l’avvenuto concepimento. La quantità di questa proteina, infatti, in una donna incinta, raddoppia ogni due giorni circa https://heavytowingtruck.com/2024/01/12/primobolan-nuove-modalita-di-applicazione-per/ fino a stabilizzarsi verso la fine del primo trimestre di gravidanza. Lh stimola, invece, la produzione del testosterone che, successivamente, le cellule della granulosa convertiranno in estrogeni.

Gonadotropina corionica HCG
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